Andrey Esionov "Realismo visionario" | MUSEI DI SAN SALVATORE in Lauro, 26.09.2019

Il Realismo Visionario di Andrey Esionov

 

Date: 26 settembre 2019 – 25 gennaio 2020
Luogo: Musei di San Salvatore in Lauro (Roma, Piazza San Salvatore in Lauro, 15)

I Musei di San Salvatore in Lauro sono lieti di presentare le opere dell'acquarellista Andrey Esionov, maestro indiscusso dell'arte figurativa russa contemporanea e membro dell'Accademia Russa di Belle Arti. La mostra “Il Realismo Visionario di Andrey Esionov” è organizzata dai musei in collaborazione con l'Accademia Russa di Belle Arti, sotto la direzione del curatore Marco Di Capua. A Roma saranno presentate circa 100 opere del pittore, in particolare acquerelli e disegni che introdurranno i visitatori alle ricerche artistiche del talentuoso maestro russo.

Andrey Esionov vive e lavora a Mosca ed è un artista dai riconoscimenti prestigiosi. Le sue opere sono ospitate in raccolte museali a Mosca (Moscow Museum of Modern Art), San Pietroburgo (Museo di Stato Russo), Firenze (Accademia delle Arti del Disegno), Kazan (Museo Statale di Belle Arti della Repubblica del Tatarstan), Tashkent (Museo delle Arti dell'Uzbekistan) e in molte altre importanti città ancora.

Il riconoscimento di Andrey Esionov sulla scena internazionale dell'arte testimonia il significativo percorso di questo pittore straordinario. Portate a termine tutte le tappe della formazione artistica classica, Esionov per 20 anni si è preso una pausa dalla carriera artistica e si è dedicato all'imprenditoria. È tornato all'arte soltanto nel 2010, consacrandosi a pieno alla pittura: citando le parole dell'artista, questo ritorno è stato per lui come “riprendere a respirare”. L'intervallo di sospensione dalla pratica artistica per Andrey Esionov si è dimostrato un periodo di intensivo accumulo di esperienze visive e strutture compositive, che successivamente hanno trovato riflesso nelle sue opere.

In un breve arco di tempo l'artista ha volutamente dato prova di sé in diversi generi pittorici, primo fra tutti il ritratto. La sua notorietà si fonda infatti sulla serie dei ritratti ad olio su tela di intellettuali russi: lo scrittore Vladimir Voinovich, i registi cinematografici Petr Todorovsky ed Eldar Ryazanov, il campione mondale di scacchi Anatoly Karpov, il presidente dell'URSS Mikhail Gorbachev ed altri ancora. Ciò nondimeno, la tecnica prediletta da Esionov è l'acquerello, da lui interpretato in chiave innovativa e contemporanea. Il pittore ricrea l'immagine di un istante di vita, sospeso tra la raffigurazione realistica e una dimensione “altra”, simbolica e favolosa. Nelle sue opere ciò che da principio appare come un riflesso fugace del quotidiano si tramuta in qualcosa di straordinario. L'impeccabile tecnica esecutiva è tanto perfetta da diventare la via per il superamento della realtà stessa, in una sorta di rappresentazione visionaria. Esionov trae ispirazione dai propri viaggi in l'Europa, dai cambiamenti epocali e dagli avvicendamenti politici dell'ex Unione Sovietica, da lui vissuti in prima persona: passanti, pittori di strada, bambini e animali sono i protagonisti che popolano il suo mondo. Per l'artista l'umanità è in costante movimento. Dal turismo di massa dei ricchi agli ingenti flussi migratori della parte indigente della popolazione mondiale. La mostra testimonia così i mutamenti e le contraddizioni dell'umanità nell'intricato rapporto con il proprio “Io”, con la propria coscienza, concentrata unicamente sul consumo o sul sogno di consumo.

La mostra “Il Realismo Visionario di Andrey Esionov” è la seconda tappa di un ciclo di mostre personali, volte alla divulgazione in Italia dell'arte, delle ricerche pittoriche e della poesia di Andrey Esionov. Dopo Firenze e Roma la mostra si sposterà a Milano e Venezia. Peculiarità dell'allestimento romano è il coinvolgimento “sensoriale” di un naso celebre in tutto il mondo: Laura Bosetti Tonatto, la quale ha appositamente creato per le opere di Andrey Esionov una serie di fragranze per completare la realtà pittorica delle tele con nuove sensazioni olfattive. Alla mostra “Il Realismo Visionario di Andrey Esionov” si accompagna un catalogo, edito dalla casa editrice “Il Cigno”, con articoli critici del curatore della mostra Marco Capua e recensioni scritte dagli storici dell'arte Tommaso Montanari, Alexander Rozhin e Victoria Noel-Johnson.

 

I DERIVATI DEL TALENTO

L'armonia delle proporzioni, secondo il grande Leonardo, non è altro che la prodigiosa capacità del vero talento di convincere lo spettatore ricettivo e illuminato della verosimiglianza figurativa e della perfezione dell'opera creata dall'immaginazione del pittore. Si tratta di un fenomeno, come la provvidenza, raramente spiegabile, che nasce metalinguaggio dei predicati, ovvero di quei concetti logici determinanti l'oggetto dei sillogismi. L'essenza metafisica delle opere del pittore moscovita Andrey Esionov, esteriormente del tutto realistiche, si unisce alla sua interpretazione della dottrina ontologica in merito ai principi fondamentali dell'essere.

Il titolo stesso della sua mostra personale di acquerelli, «Il realismo visionario», riflette una certa paradossalità dualistica tra il virtuale, l'immaginato e l'autentico, il mondo reale, un'unità di opposti tra la natura del sognatore, dell'idealista e la personalità pragmatica. Riflettendo su simili manifestazioni di talento, è opportuno ricordare le parole di Goethe: «Ogni pittore ha insito in sé il germoglio dell'ardimento, senza il quale sarebbe inconcepibile il talento (...) Il poeta è sovrano dell'ispirazione. Deve governarla».

I derivati del talento e dell'ispirazione sono la maestria, l'abilità virtuosistica, un senso eccezionale dello spazio e del tempo, della staticità e del dinamismo, dell'equilibrio tra luce e ombra, dei rapporti cromatici, e la logica dei procedimenti formali.

L'intelligenza razionale e l'anima sensoriale, nonostante i comunemente accettati stereotipi sull'inconciliabilità tra esse, coesistono in Andrey Esionov, ne stimolano la fantasia creativa, rendono più acuta la sua percezione dell'universo e apportano alla drammaturgia figurativa, alla struttura delle sue opere, sensazioni fortemente individuali sul mondo contraddittorio che ci circonda.

Esionov non sopporta i modi congiuntivi, essendo fermamente convinto della propria eccezionale ragione, della correttezza degli obbiettivi che si è preposto e dei mezzi che ha scelto per conseguirli. Citando Pushkin, il pittore vive «secondo le leggi che lui stesso si è dato». La sicurezza di sé che gli è propria, il massimalismo non sono infondati.

Andrey Esionov ha ricevuto una formazione artistica classica e accademica, possiede una solida cultura professionale, come dimostrano i suoi disegni dal vero e gli studi preparatori, gli acquerelli e le tele, in cui il suo talento creativo e la sua personalità singolare si manifestano in maniera brillante e fuori dall'ordinario. Lavora parimenti a generi diversi, ampliandone il diapason di senso, contenuti e caratteristiche pittorico-plastico.

Esionov ha sempre dato un senso al cosa, al come e al perché disegni o dipinga, approcciandosi con rigore alla scelta dei soggetti e dei personaggi.

Ha un suo sistema irripetibile per realizzare un concetto figurato. Dai disegni dal vero, gli studi preparatori e gli schizzi, che come impulsi o pulsazioni agiscono sull'immaginazione, in modo del tutto particolare le scene e i tipi si strutturano nella  coscienza del pittore, spesso manifestandosi soltanto come una motivazione intuitiva per future variazioni interpretative e figurate di un fatto concreto, per esser poi trasformati dall'immaginazione dell'artista in un soggetto da lui composto, ideato. La tecnica esecutiva, talvolta condotta fino all'automatismo, è tale che lo spettatore non si sofferma a riflettere sui mezzi espressivi necessari a ottenere l'inappuntabile verosimiglianza dell'immagine artistica creata da Esionov, dalla sua immaginazione.

Per molti spettatori le scene e i personaggi, immortalati con la magia della linea e del colore, diventano riconoscibili indipendentemente dal fatto che essi li abbiano visti o meno. Inconsciamente crediamo all'autore, come crediamo per esempio agli esercizi poetici di Iosif Brodsky dedicati a Venezia. Ci sembra di conoscere da tempo il venditore di cocomeri al mercato di Tashkent, molte volte ci siamo imbattuti nelle carrozze trainate da cavalli in piazza di Spagna a Roma e insieme al pittore vaghiamo per le vie di Mosca, Madrid o Firenze... Come una macchina del tempo l'immaginazione e la precisione da cecchino di Andrey Esionov ci trasportano da un luogo a un altro, dall'estate all'inverno, dall'autunno alla primavera. Ogni opera ha il suo diapason, la propria intonazione e umore, ciascuna porta in sé irripetibili sfumature di sentimento e significato, ha la sua aura attrattiva.

La tavolozza del pittore è allo stesso tempo musicale e poetica, metafisica e metaforica. Nonostante la concretezza visuale, la realistica verosimiglianza, le opere di Esionov non si esauriscono nella classica perfezione esteriore dell'opera: lo spazio visibile della superficie pittorica evoca in ciascuno una serie di associazioni e impressioni personali, giacché nei suoi dipinti si percepisce qualcosa di non detto fino in fondo, è presente l'elemento del non finito, del volutamente incompiuto; questo elemento del non finito schiude vastità all'immaginazione dello spettatore, che a prescindere dalla sua volontà viene coinvolto in un processo di collaborazione creativa.

Non è un caso che la componente musicale e poetica dell'arte di Esionov si manifesti nella musicalità accompagnata da effetti luminosi delle sue opere; da giovane non solo si dilettava di musica, ma è stato anche professionalmente compositore e musicista interprete.

Esionov vede il mondo così come lo immagina, secondo la propria percezione e visione, senza identificare ciò che è universalmente riconosciuto con ciò che è universalmente importante.

Con tenacia si pone costantemente obbiettivi sempre più complessi, aspirando a superare gli orizzonti del mondo visibile e l'attrazione gravitazionale del tempo reale. Le opere figurative dell'artista non si inquadrano bene nel letto di Procuste della matrice del realismo, nel cui ambito canonico è difficile per un autore essere riconoscibile se non grazie alla propria firma, mentre Esionov è sempre riconoscibilissimo.

L'attività creativa per Andrey Esionov è l'espressione sacrale dell'esistenza spirituale, un capolavoro del creato, l'Alter Ego della vita della civiltà.

Alexander Rozhin
Direttore della rivista «Tretyakovskaya Galereya»

 

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